/Ginecologia/Patologia/Polipo Cervicale
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Polipo Cervicale


Per polipo cervicale si intende una neoformazione benigna che origina dall'epitelio della cervice uterina. Come per i polipi endometriali, rappresenta una delle più frequenti condizioni di patologia neoformativa benigna dell’apparato genitale femminile ed è una causa frequente di sanguinamento uterino atipico e si manifesta sia in donne in età fertile che nelle donne in età pre e postmenopausale.
Eziopatogenesi

I polipi cervicali sono formazioni neoplastiche benigne che originano dall'epitelio cilindrico monostratificato della porzione interna della cervice uterina, dalla portio vaginalis o dalla zona di congiunzione fra l’epitelio squamoso della portio e quello cilindrico del canale cervicale, in seguito ad uno stimolo infiammatorio costante. Possono essere unici o multipli. L'età di maggiore incidenza è fra i 40 ed i 50 anni più di frequente si tratta di donne pluripare. La lunghezza del polipo è di solito mol¬to limitata; alcuni sono appena visibili altri raggiungono i 2-3 cm. eccezionalmente si osservano polipi più lunghi. La con¬sistenza è molliccia e talora cistica. Il colo¬rito è roseo o rosso-vinoso; a volte la superficie è ulcerata. Il polipo può sanguinare facilmente. Istologicamente il polipo è costituito da uno stroma centrale lasso e vascolare, la cui superficie è ricoperta da epitelio cervicale cilindrico. Talora si riscontrano ghiandole cervicali e quasi sistematicamente esiste una notevole infiltrazione infiammatoria dello stroma.
A seconda della prevalenza del tessuto fibroso, di quello ghiandolare, della com¬ponente vascolare o di quella infiammatoria si parla di: polipi cervicali fibrosi, adenomatosi, fibro-vascolari e granulomatosi o flogistici. Anche se di regola il rivestimento epiteliale del polipo cervicale è di tipo cilindrico, come l'epitelio del canale cervicale, sono frequenti i fatti di metaplasia epidermoidale, sia a carico dell'epitelio di rivestimento sia di quello ghiandolare. Questa metaplasia epidermoidale non deve però essere considerata espressione di cancerizzazione (fatto piuttosto eccezionale); ugualmente certe iperplasie adenomatose del polipo non debbono farlo erroneamente ritenere un adenocarcinoma. Nei rari casi nei quali avviene effettivamente la degenerazione carcinomatosa del polipo, si tratta di solito di carcinoma squamoso. La degenerazione inizia per lo più alla superficie della formazione poliposa mentre la zona basale conserva per qualche tempo un epitelio normale. Si può così ancora differenziare un polipo caratterizzato da un cancro primitivo cervicale di tipo vegetante, nel quale tutta la struttura polipoide, compresa la base, è costituita da tessuto neoplastico. Ovviamente la prognosi nel caso di polipo con inizio di cancerizzazione è migliore che nell'altra situazione. La patogenesi dei polipi cervicali è discussa e probabilmente molti fattori possono concorrere alla loro insorgenza: flogosi croniche, iperestrinismo, traumatismi. Il polipo cervicale si può associare ad altre condizioni di patologia ginecologica: fibroma - cisti ovariche, ecc.
Diagnosi

I polipi cervicali vengono comunemente diagnosticati in corso di esame obiettivo ginecologico o in corso dell’esecuzione di PAP Test. In altri casi, in corso di esame isteroscopico per infertilità o altra patologia endouterina, essendo il polipo cervicale, soprattutto di piccole dimensioni, non diagnosticabile mediante ecografia transvaginale . Si presentano come formazioni esofitiche (sporgenti) sottili e friabili ricoperte di muco e di colore "rosso vinoso" con base con visibile e corpo aggettante in vagina. Il completamento diagnostico si effettua tramite isteroscopia diagnostica al fine di valutare eventuali polipi endometriali sincroni.
Sintomatologia

La sintomatologia, come per i polipi endometriali, per la maggior parte dei polipi cervicali, è molto spesso inesistente ed il polipo viene diagnosticato in occasione del periodico esame citologico per prevenzione del cancro cervicale o di una visita ginecologica. In alcuni casi, soprattutto a causa della loro ricca vascolarizzazione e dei fatti ulcerati che il polipo subisce, possono essere causa di sanguinamento uterino anomalo come metrorragia, spotting, menorragia, sanguinamento durante l'atto sessuale, ma anche di dispareunia e perdite vaginali bianco-giallastre (leucorrea).
Terapia

Il trattamento d’elezione è rappresentato dall’isteroscopia ambulatoriale senza anestesia (OFFICE) per i polipi endocervicali, tramite resezione mirata del peduncolo d’origine, e la DTC in corso di colposcopia per i polipi esocervicali. In casi particolariil trattamento isteroscopico è in anestesia.
Il curettage alla cieca del canale cervicale, invece, traumatizza inutilmente la fragile mucosa endocervicale, notoriamente più lenta nella crescita rispetto alla mucosa endometriale, ed inoltre spesso è totalmente inefficace, altresì, la manovra per torsione con semplici pinze ad anello, in corso di visita ginecologica, anche se indolore e senza anestesia, è responsabile, non potendo cauterizzare la base d’impianto, di frequenti recidive e non assicura la totale escissione della base.
Il polipo deve essere conservato in formalina ed inviato in anatomia patologica per l'esame istologico. Benché evenienza estremamente rara (< 1%), i polipi possono infatti contenere isole carcinomatose.
Come prepararsi all’intervento
In caso di isteroscopia ambulatoriale senza anestesia (OFFICE) o DTC in corso di colposcopia non è necessario il digiuno.
In caso di isteroscopia operativa con anestesia in sala operatoria è necessario il digiuno.